E' come quando stai sul treno e guardi dai finestrini e osservi, non ti interessa interagire con l'esterno ma ti piace osservare, oppure quando prendi il caffè e ci sono due che parlano al tuo fianco e ascolti quello che si dicono sorseggiando il caffè, stanno parlando di cose importantissime? e' indifferente perchè tu vuoi solo ascoltare.
Ci vuole uno stimolo per prendere una penna e iniziare buttar giu due frasi sensa senso, ma poi una sera, esattamente dopo un anno le mani formicolano e ti dici che devi scrivere quello che ti passa per la testa.
Pochi leggeranno queste righe, ma è meglio cosi! Sono stato sempre una capra in italiano, e gli intellettuali in ascolto che mai passeranno tra queste righe, se ne stiano lontani, non è per loro, perché quello che scrivo è per me.
La mia riflessione di stasera è: essere un passeggero o essere passeggero?
Un passeggero è una persona che viaggia, ma fondamentalmente non è colui che guida, non perché il passeggero non sappia bene dove andare, anzi molto spesso è determinato nel suo viaggio.
"[...] le storie sono quartieri, i personaggi sono strade.IL resto del tempo che passa, voglia di vagabondare e bisogno di guardare" city A.BAricco
Passeggero è un aggettivo che indica qualcosa di leggero, che è passeggero e non è permanente.
Passeggere sono le nuvole:
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